Venerdì, Settembre 13, 2024
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Prima di acquistare un trabattello dobbiamo avere in mente alcune cose per non sbagliare modello di trabattello.
1) Dobbiamo stabilire un altezza di lavoro massima che dovremmo affrontare sulla nostra facciata o lavoro che dovremmo poi eseguire. Del tipo se abbiamo un facciata da rifare ed e alta 10 mt. Bisogna scegliere un trabattello o ponteggio che ha un altezza di lavoro minimo 10 mt. Diciamo tra i 10 e gli 11 mt. Per lavorare comodi anche nel punto massimo. Ricordiamo che l’altezza di lavoro è l’altezza che un operatore può arrivare con le mani tese verso l’alto, generalmente l’altezza di lavoro e sempre circa 2 mt. In più dell’altezza max del piano calpestio del trabattello.
2) Facciamo mente locale se il trabattello va montato su pavimenti livellati o sconnessi. Se sconnessi dobbiamo assicurarci che il trabattello che stiamo per acquistare sia dotato di livellatori o vanno aggiunti a esso.
3) Stabiliamo bene a che tipo di riferimento normativo ci riferiamo cioè:
Se facciamo riferimento al decreto 81/del 2008 possiamo montare un trabattello fino all’altezza massima espressa dal fabbricate a patto che sia ancorato ad una struttura fissa ogni 3 m che sia corredato da minimo un piano di lavoro completo di fermapiede botola terminale di protezione.
Mentre se facciamo riferimento alle norme UNI EN 1004 il trabattello può essere montato senza ancoraggi ma dobbiamo seguire alcuni parametri. I parametri da seguire sono le altezze da rispettare che sono 12 mt. in ambienti interni o in assenza di vento e 8 mt in ambienti esterni si devono obbligatoriamente inserire sul trabattello in base all’altezza dello stesso diversi piani di lavoro corredati di fermapiedi, per l’accesso tra un piano e l’altro bisogna adottare delle scalette interne se le spallette laterali possiedono scalini antisdruciolo. Obbligatoriamente bisogna aggiungere 4 aste stabilizzatrici una per ogni piantone del trabattello che servono per aumentare la stabilità del trabattello. Di solito il fabbricante ha una composizione standard in base all’altezza di tutti gli accessori per il trabattello in modo da far fronte alla norma UNI EN 1004.
4) Scegliere di che materiale si desidera il trabattello o (ponteggio) o in ferro zincato o in alluminio tenendo presente che i punti a favore dell’ alluminio sono: Leggero e inattaccabile dalla rugine ma a sfavore dell’ alluminio e che non e tanto resistente agli urti come il ferro. Mentre il ferro e più pesante in termini di peso ma non eccessivo e sicuramente più resistente agli urti a confronto dell’alluminio e la zincatura elettrolitica protegge dalla ruggine ma a confronto all alluminio che e inattaccabile a vita dalla ruggine. Poi ogni persona può avere opinioni diverse al riguardo.
5) Verificate bene le dimensioni di base del trabattello e confrontateli con i vostri spazzi più stretti nella vostra zona di lavoro.
6) Abbinate il trabattello al mezzo di trasporto cioè scegliete il trabattello in base alla capacità o dimensioni del vostro furgone o auto.
Se seguite i sopra elencati punti agevolate la scelta o il vostro fornitore vi consiglierà meglio il trabattello giusto per le vostre esigenze
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Prima di stoccarli in maniera definitiva insieme ad altri accessori quali spatole scale trabattelli e altri vanno lasciati asciugare perfettamente.
Pulizia a secondo del tipo di vernice o pittura utilizzata durante il lavoro.
I pennelli che siano pennellesse o plafoni o rulli sia in setola naturale o sintetica non si devono lasciare abbandonati, vanno perfettamente lavati e puliti e asciugati se si vuole conservarli perfettamente senza perdita della setola al prossimo utilizzo.
La prima operazione è una corretta pulizia in ogni sua parte ogni qual volta che vengono utilizzati: per prima cosa bisogna eliminare più colore possibile sul pennello, utilizzando uno straccio e pulendo dal manico alla punta della setola.
Dopo aver tolto la pittura più grossolana dal pennello vanno immersi in una scodella o secchiello con acqua calda o fredda e del solvente apposito a secondo del tipo di pittura utilizzata durante la lavorazione, in modo da eliminare definitivamente ogni traccia di pittura ed evitare che si secchi o si induriscano le setole. Tenere a mente che:
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Se avete utilizzato pitture all’ acqua vanno solo lavati bene e immersi in recipienti d’acqua senza solventi.
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Se avete utilizzano pitture base calce dovete lavare i pennelli o rulli che siano con acqua tiepida mista a sapone.
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Se avete fatto uso di vernici acriliche i pennelli devono essere lavati in acqua tiepida e alcol etilico in quanto la vernice acrilica forma una patina resinosa sul pennello che si attacca alle setole.
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Se infine avete utilizzato pitture agli smalti o colori a olio per tinteggiare la vostra stanza, i pennelli vanno perfettamente puliti con acquaragia o un diluente, successivamente lavati con acqua e sapone per far si che i residui di diluente vanno eliminati.
Queste operazioni vanno fatte diverse volte sostituendo l’acqua con residui di pittura.
Qualsiasi sia la soluzione utilizzata per il lavaggio dei pennelli, per evitare che i pennelli assumano una forma scorretta è fortemente consigliabile utilizzare il secchiello lava pennelli, potete trovarlo presso un punto vendita di pitture murali o vernici, il secchiello lava pennelli e dotato di un supporto superiore in cui mettere il pennello in modo che sia immerso nell’acqua senza che le setole poggiano sul fondo si ripieghino su se stesse.
Dopo aver effettuato le operazioni di lavaggio e buona regola asciugare i pennelli anche la ghiera di sostegno delle setole sopratutto sui pennelli economici dove la ghiera non e cromata e tende ad arrugginirsi provocando uno stoccaggio delle setole durante la prossima tinteggiatura. Prima di asciugarli del tutto occorre formare la punta dando alle setole una forma appuntita o anche piatta, a secondo del tipo di pennello che abbiamo utilizzato, in tal modo che non perda la sua forma originale.
Fatto questo i pennelli vanno conservati in modo corretto. Vanno stoccati in posizione orizzontale o appesi per il manico, in modo che le setole e in particolare la punta eviti di incurvarsi, la cosa renderebbe i pennelli inutilizzabili. Vanno conservati in luogo abbastanza arieggiato e se possibile avvolti in carta di alluminio.
Manutenzione straordinaria.
Se i pennelli non vengono utilizzati per un lasso di tempo lungo bisogna effettuare delle operazioni di lavaggio periodiche per evitare che le setole si aprono tra loro.
Per i pennelli in fibre sintetiche un utile sistema è quello di immergerli in albume di uovo e dare alle setole la forma appuntita o piatta. Successivamente per eliminare l’albume basterà inserire il pennello in una bacinella di acqua calda.
Per i pennelli in setole naturali, fatti con pelo di animali, per evitare che le setole si secchino è opportuno bagnarle ogni tanto con dell’ olio minerale. Le setole naturali, assorbono l’olio e rimangono morbide.
Pennello indurito?
Acqua e aceto
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Far bollire in una pentola mezzo 1/2 litro di acqua con un bicchiere di aceto.
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Immergetevi il pennello e lasciatelo a bagno per una decina di minuti.
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Sciacquate con acqua e sapone, asciugate e un
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