Venerdì, Settembre 13, 2024

Nuovi Trabattelli Serie Stark

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Da gennaio 2015 Trabattellionline.com e lieta di offrire nel proprio catalogo di vendita la serie di trabattelli Stark in ferro zincato prodotti dalla Piscopiello ponteggi S.R.L.

A chi è rivolto Trabattello Stark?

Il Trabattello In ferro zincato strak e stark-Up e stato concepito e caratterizzato per una vendita a utente privato o utente semiprofessionale. La piscopiello ponteggi ha studiato un trabattello ad un costo basso ma con una struttura stabile e sicura, un trabattello alla portata di tutti semplice da montare e soprattutto molto veloce nei tempi di montaggio e smontaggio.

 

ChE altezze si possono raggiungere?

Il trabattello si divide in 2 composizioni. Composizione stark Composto con 2 campate è ingrado di far lavorare una persona di media altezza a m 4.50 dal suolo. Il trabattello consente altezze inferiori in base al posizionamento del piano di lavoro ogni circa 27 cm. La composizione stark-up permette a una persona di media altezza di raggiungere con le mani tese un altezza massima di m 6.20 m Nella sua composizione sono compresi 2 piani di lavoro e 4 aste stabilizzatrici oltre alle 3 campate di cm 170.

 

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Installare una scala per mansarda

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Installazione di una scala per mansarda a sfilo.

Per ottimizzare l’uso degli spazi sottotetto per l’archiviazione o per fornire un migliore accesso alla meccanica per la manutenzione ordinaria, una scala mansarda è una scelta intelligente. E mentre l’installazione di uno è un compito la maggior parte dei proprietari di casa vorrebbe evitare, per gli appaltatori, sono un semplice - e redditizio - installazione.

Pieghevoli scale mansarda sono disponibili in due varianti di base: legno e alluminio. Il legno è una scelta e legno economico scale sottotetto sono in genere valutato in circa 350 sterline. L’alluminio è più leggero e più resistente, e alcuni modelli sono classificati a più di 375 chili.

Entrambi i tipi sono in genere dimensionati per le aperture standard con 22½ a 25 pollici da 54 pollici o di ampie aperture a 25 a 30 pollici da 54 pollici.

Per i soffitti alti, scale 12 piedi richiedono tipicamente un’apertura di circa 25 da 66 pollici. Ci sono anche alcune versioni alluminio compatte disponibili per le aperture piccoli come 18 da 24 pollici.

L’installazione richiede in genere due persone e taglio, squadratura e allineando le competenze simili a installazione di un serramento. Imprenditori che non hanno mai installato una scala soffitta troveranno il processo abbastanza semplice per entrambe le versioni in legno e alluminio.

Mentre diversi tipi di scale sottotetto e diversi produttori variano in metodi di installazione, il processo di base è la stessa. Leggere sempre le istruzioni di installazione del produttore del prodotto prima di cominciare.

Come installare una scala soffitta 2In posizione ripiegata, far scorrere la scala nell’apertura sulle schede di supporto. Assicurarsi che l’unità è quadrato, il livello e centrato in apertura.
Prima di installare una scala mansarda

Il primo passo è quello di ottenere in soffitta e confermare la migliore posizione di apertura scala. Assicurarsi che non vi siano collegamenti o impedimenti meccanici che non possono essere spostati e che vi è ampio spazio per gli utenti di muoversi su tutti i lati della prevista apertura.

Controllare la direzione e la spaziatura delle travi del pavimento. La maggior parte delle scale sono progettati per essere installati fra i travetti 2 × 10 pavimento distanziati di 24 pollici sul centro. Aperture più larghe o spaziatura travetto stretto richiederà il taglio di almeno un travetto e inquadrare un colpo di testa di ogni travetto adiacente.

La posizione - in genere in un corridoio - dovrebbe avere un adeguato spazio altalena in modo che la scala non danneggi o diventare bloccato da stipiti o trim, mensole, radiatori, ecc

Misurare la larghezza e l’altezza del soffitto dal pavimento al soffitto per specificare il giusto tipo di scala.

Inquadrare il apertura

Piantare chiodi attraverso il soffitto dall’alto per contrassegnare ogni angolo di apertura massima. Snap linee di gesso da chiodo a chiodo e tagliare il muro a secco lungo queste linee.

Se necessario, tagliare un travetto in due posti 1 ½ pollici indietro da entrambe le estremità dell’apertura difficili, quindi il materiale intestazione sarà a filo con l’apertura una volta installato. Se la spaziatura travetto non richiede un travetto tagliare, quindi è sufficiente installare due 2 × 10 tavole di intestazione alle estremità dell’apertura ruvida.

Attaccare alcune schede di scarto attraverso l’apertura in prossimità delle estremità corte per sostenere la scala durante il montaggio. Avvitare le tavole nelle travetti dal basso in modo da voi o un assistente non deve sostenere il peso della scala.

Come installare una scala mansardaUna volta che l’unità è nella sua posizione finale, collegarlo ai travetti con chiodi a 16 penny o bulloni lag attraverso la scala cerniere seguendo le indicazioni del produttore.
Installazione della scaletta soffitta

In posizione ripiegata, far scorrere la scala nell’apertura sulle schede di supporto. Assicurarsi che l’unità è quadrato, il livello e centrato in apertura. Utilizzare spessori tra la scala e travetto, proprio come si farebbe quadrare un telaio della porta. Una volta che l’unità è nella sua posizione finale, collegarlo ai travetti con chiodi a 16 penny o bulloni lag attraverso la scala cerniere seguendo le indicazioni del produttore.

Aprire la scala per essere sicuri che apre completamente e riposare i piedi saldamente e solidamente sul pavimento. La maggior parte delle scale in alluminio sono dotati di piedini regolabili che possono essere spostate per assicurare il contatto piano solido. Scale di legno richiedono di piegare la sezione inferiore posteriore, misurare la distanza tra il fondo della seconda sezione e il pavimento, e poi tagliare la parte inferiore a quella lunghezza. Potrebbe essere necessario reinstallare un gradino più basso se si deve tag

 

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Pimus trabattelli

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Non tutti sanno che il trabattello o ponteggi mobili a differenza del Ponteggio classico è obbligatorio la redazione Pimus in modalità semplificata ( indicando ancoraggi e appoggi ) come riportato nella circolare Circolare n. 30 del 3 novembre 2006 e gli operatori addetti al montaggio del TRABATTELLO non necessitano di corsi o attestati relativi al montaggio del trabattello, e semplicemente obbligatorio per il titolare dell’impresa o responsabile istruire i propi addetti seguendo esplicitamente le istruzioni del fabbricante del trabattello riportate sul libretto di uso e manutenzione che deve obbligatoriamente accompagnare il trabattello.

Di seguito riportiamo Circolare n. 30 del 3 novembre 2006

CIRCOLARE N. 30/2006

MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE

DIREZIONE GENERALE DELLA TUTELA DELLE CONDIZIONI DI LAVORO

DIVISIONE VI

All. n.:

Prot. N. 15/VI/7821 del 03/11/2006

Alle Direzioni Reg.li e Prov.li del lavoro

Alla D.G. per l’Attività Ispettiva

Al Coordinamento Tecnico delle Regioni e P.A.

Alle Organizzazioni rappresentative dei datori di lavoro

Alle Organizzazioni rappresentative dei lavoratori

LORO SEDI Oggetto: Art. 36-quater, D.Lgs. n. 626/94 e s.m.i. – Obblighi del datore di lavoro relativi all’impiego dei ponteggi – Chiarimenti concernenti i ponteggi su ruote (trabattelli) ed altre attrezzature per l’esecuzione di lavori temporanei in quota in relazione agli obblighi di redazione del piano di montaggio, uso e smontaggio (Pi.M.U.S.) e di formazione.

Si fa riferimento alle numerose richieste di chiarimenti riguardanti gli obblighi del datore di lavoro in relazione alle operazioni di montaggio, uso e smontaggio di alcune attrezzature di lavoro per l’esecuzione di lavori temporanei in quota.

Al riguardo, con particolare riferimento agli adempimenti, di cui all’art. 36-quater del D.Lgs. n. –626/94 così come introdotto dal D.Lgs. n. 235/03, concernenti la redazione di un piano di montaggio, uso e smontaggio (Pi.M.U.S.), in funzione della complessità del ponteggio scelto e la relativa formazione degli addetti alle succitate previste operazioni, si comunica quanto di seguito riportato.

Il comma 4 alla lettera d) del succitato art. 36-quater richiama anche i “ponteggi su ruote” in ordine agli obblighi previsti in generale per i ponteggi. Per tali attrezzature – comunemente denominate “trabattelli” –, considerate le modalità di montaggio, uso, trasformazione e smontaggio, sostanzialmente ripetitive per tutti i diversi modelli presenti sul mercato, nonché le semplici configurazioni adottabili, peraltro assai difficilmente modificabili – contrariamente a quanto si riscontra per i ponteggi metallici fissi – , per ciò che concerne la redazione del Pi.M.U.S. si ritiene sufficiente il semplice riferimento alle istruzioni obbligatorie fornite dal fabbricante, eventualmente completate da informazioni (ad esempio sugli appoggi e sugli ancoraggi) relative alla specifica realizzazione.

Per quanto riguarda la formazione degli addetti al montaggio, smontaggio o trasformazione dei trabattelli e per la stessa motivazione di cui sopra, si ritiene che il datore di lavoro debba dare attuazione a quanto già previsto dall’art. 38, comma 1, lettera b) del D.Lgs. n. 626/94, tenendo comunque presente, per ciò che riguarda l’addestramento, i contenuti generali di cui al secondo e al quarto punto del modulo pratico dell’Accordo Stato, regioni e province autonome, del 26 gennaio 2006 pubblicato sulla G.U. in data 23 febbraio 2006.

Sempre a proposito di formazione, si evidenzia che il termine di due anni, di cui ai commi 9 e 10 dell’art. 36-quater del D.Lgs. n. 626/94, entro i quali gli addetti alle attività di montaggio, smontaggio o trasformazione di ponteggi sono tenuti a partecipare ai corsi di formazione decorre dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del citato Accordo, precisando che l’obbligo di partecipazione a tali corsi non si estende ai semplici utilizzatori dei ponteggi.

Nel periodo transitorio, la pregressa esperienza biennale e triennale, rispettivamente per i lavoratori e per i preposti, che consente l’attività di

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Come scegliere un trabattello

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Prima di acquistare un trabattello dobbiamo avere in mente alcune cose per non sbagliare modello di trabattello.

1) Dobbiamo stabilire un altezza di lavoro massima che dovremmo affrontare sulla nostra facciata o lavoro che dovremmo poi eseguire. Del tipo se abbiamo un facciata da rifare ed e alta 10 mt. Bisogna scegliere un trabattello o ponteggio che ha un altezza di lavoro minimo 10 mt. Diciamo tra i 10 e gli 11 mt. Per lavorare comodi anche nel punto massimo. Ricordiamo che l’altezza di lavoro è l’altezza che un operatore può arrivare con le mani tese verso l’alto, generalmente l’altezza di lavoro e sempre circa 2 mt. In più dell’altezza max del piano calpestio del trabattello.

2) Facciamo mente locale se il trabattello va montato su pavimenti livellati o sconnessi. Se sconnessi dobbiamo assicurarci che il trabattello che stiamo per acquistare sia dotato di livellatori o vanno aggiunti a esso.

3) Stabiliamo bene a che tipo di riferimento normativo ci riferiamo cioè:

Se facciamo riferimento al decreto 81/del 2008 possiamo montare un trabattello fino all’altezza massima espressa dal fabbricate a patto che sia ancorato ad una struttura fissa ogni 3 m che sia corredato da minimo un piano di lavoro completo di fermapiede  botola terminale di protezione.

Mentre se facciamo riferimento alle norme UNI EN 1004 il trabattello può essere montato senza ancoraggi ma   dobbiamo seguire alcuni parametri. I parametri da seguire sono le altezze da rispettare che sono 12 mt. in ambienti interni o in assenza di vento e 8 mt in ambienti esterni si devono obbligatoriamente inserire sul trabattello in base all’altezza dello stesso diversi piani di lavoro corredati di fermapiedi, per l’accesso tra un piano e l’altro bisogna adottare delle scalette interne se le spallette laterali possiedono scalini antisdruciolo. Obbligatoriamente bisogna aggiungere 4 aste stabilizzatrici una per ogni piantone del trabattello che servono per aumentare la stabilità del trabattello. Di solito il fabbricante ha una composizione standard in base all’altezza di tutti gli accessori per il trabattello in modo da far fronte alla norma UNI EN 1004.

4) Scegliere di che materiale si desidera il trabattello o (ponteggio) o in ferro zincato o in alluminio tenendo presente che i punti a favore dell’ alluminio sono: Leggero e inattaccabile dalla rugine ma a sfavore dell’ alluminio e che non e tanto resistente agli urti come il ferro. Mentre il ferro e più pesante in termini di peso ma non eccessivo e sicuramente più resistente agli urti a confronto dell’alluminio e la zincatura elettrolitica protegge dalla ruggine ma a confronto all alluminio che e inattaccabile a vita dalla ruggine. Poi ogni persona può avere opinioni diverse al riguardo.

5) Verificate bene le dimensioni di base del trabattello e confrontateli con i vostri spazzi più stretti nella vostra zona di lavoro.

6) Abbinate il trabattello al mezzo di trasporto cioè scegliete il trabattello in base alla capacità o dimensioni del vostro furgone o auto. 

Se seguite i sopra elencati punti agevolate la scelta o il vostro fornitore vi consiglierà meglio il  trabattello giusto per le vostre esigenze 

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Mantenere i pennelli perfetti

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Prima di  stoccarli in maniera definitiva insieme ad altri accessori quali spatole scale trabattelli e altri vanno lasciati asciugare perfettamente.

Pulizia a secondo del tipo di vernice o pittura utilizzata durante il lavoro.

I pennelli che siano pennellesse o plafoni o rulli sia in setola naturale o sintetica non si devono lasciare abbandonati, vanno perfettamente lavati e puliti e asciugati se si vuole conservarli perfettamente senza perdita della setola al prossimo utilizzo.

La prima operazione è una corretta pulizia in ogni sua parte ogni qual volta che vengono utilizzati: per prima cosa bisogna eliminare più colore possibile sul pennello, utilizzando uno straccio e pulendo dal manico alla punta della setola.

Dopo aver tolto la pittura più grossolana dal pennello vanno immersi in una scodella o secchiello con acqua calda o fredda e del solvente apposito a secondo del tipo di pittura utilizzata durante la lavorazione, in modo da eliminare definitivamente ogni traccia di pittura ed evitare che si secchi o si induriscano le setole. Tenere a mente che:

  • Se avete utilizzato pitture all’ acqua vanno solo lavati bene e immersi in recipienti d’acqua senza solventi.

  • Se avete utilizzano pitture base calce dovete lavare i pennelli o rulli che siano con acqua tiepida mista a sapone.

  • Se avete fatto uso di vernici acriliche i pennelli devono essere lavati in acqua tiepida e alcol etilico in quanto la vernice acrilica forma una patina resinosa sul pennello che si attacca alle setole.

  • Se infine avete utilizzato pitture agli smalti o colori a olio per tinteggiare la vostra stanza, i pennelli vanno perfettamente puliti con acquaragia o un diluente, successivamente lavati con acqua e sapone per far si che i residui di diluente vanno eliminati.

Queste operazioni vanno fatte diverse volte sostituendo l’acqua con residui di pittura.

Qualsiasi sia la soluzione utilizzata per il lavaggio dei pennelli, per evitare che i pennelli assumano una forma scorretta è fortemente consigliabile utilizzare il secchiello lava pennelli, potete trovarlo presso un punto vendita di pitture murali o vernici, il secchiello lava pennelli e dotato di un supporto superiore in cui mettere il pennello in modo che sia immerso nell’acqua senza che le setole poggiano sul fondo si ripieghino su se stesse.

Dopo aver effettuato le operazioni di lavaggio e buona regola asciugare i pennelli anche la ghiera di sostegno delle setole sopratutto sui pennelli economici dove la ghiera non e cromata e tende ad arrugginirsi provocando uno stoccaggio delle setole durante la prossima tinteggiatura. Prima di asciugarli del tutto occorre formare la punta dando alle setole una forma appuntita o anche piatta, a secondo del tipo di pennello che abbiamo utilizzato, in tal modo che non perda la sua forma originale.

Fatto questo i pennelli vanno conservati in modo corretto. Vanno stoccati in posizione orizzontale o appesi per il manico, in modo che le setole e in particolare la punta eviti di incurvarsi, la cosa renderebbe i pennelli inutilizzabili. Vanno conservati in luogo abbastanza arieggiato e se possibile avvolti in carta di alluminio.

Manutenzione straordinaria.

Se i pennelli non vengono utilizzati per un lasso di tempo lungo bisogna effettuare delle operazioni di lavaggio periodiche per evitare che le setole si aprono tra loro.

Per i pennelli in fibre sintetiche un utile sistema è quello di immergerli in albume di uovo e dare alle setole la forma appuntita o piatta. Successivamente per eliminare l’albume basterà inserire il pennello in una bacinella di acqua calda.

Per i pennelli in setole naturali, fatti con pelo di animali, per evitare che le setole si secchino è opportuno bagnarle ogni tanto con dell’ olio minerale. Le setole naturali, assorbono l’olio e rimangono morbide.

Pennello indurito?

 

Acqua e aceto

  • Far bollire in una pentola mezzo 1/2 litro di acqua con un bicchiere di aceto.

  • Immergetevi il pennello e lasciatelo a bagno per una decina di minuti.

  • Sciacquate con acqua e sapone, asciugate e un

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